Il destino, l’autonarrazione e le arance sanguinelle
Ho coinvolto mio fratello e mio padre nella narrazione dello stesso ricordo ed è nata un’esperienza dalla forma poliedrica. Ognuno di noi dal suo punto di vista alle prese con lo stesso ricordo.
Spesso si colpevolizzano i genitori del crescente disagio in infanzia e adolescenza. Ma chi dà sostegno ai genitori nel difficile compito di portare fuori dal nido i figli? É un processo che comincia dentro la culla, quando i genitori sono impegnati a creare con l’accoglienza una base sicura. Come fare il genitore non s’impara su di un manuale o con un tutorial!
Il sostegno alla genitorialità favorisce una maggiore consapevolezza del mondo psico-emotivo dei figli, i genitori acquisiscono sicurezza nel proprio ruolo e sono in grado di fare delle scelte educative coerenti con i loro bisogni.
Un approccio empatico alla relazione vuol dire, appunto, ascoltare i propri bisogni senza abbandonarsi a sistemi preconcetti che assicurano il successo a tutti allo stesso modo.
Genitori più consapevoli dei processi emotivi educano i propri figli rendendoli più abili socialmente, con performance scolastiche migliori cioè fondamentalmente in grado di affrontare le sfide della vita. Diventate genitori trasparenti, siate indulgenti con voi stessi, permettetevi di sbagliare!
Ho coinvolto mio fratello e mio padre nella narrazione dello stesso ricordo ed è nata un’esperienza dalla forma poliedrica. Ognuno di noi dal suo punto di vista alle prese con lo stesso ricordo.
Una fobia sociale che presentano molti giovani, collocabile nello spettro dei disturbi d’ansia.