“C’ho l’ansia!” è considerato nel linguaggio comune uno stato d’animo negativo che si accompagna ad un malessere.
L’ansia ha i suoi rimedi, come vedrai, se percepita come benzina nel motore della psiche.
La calma è la condizione ideale per affrontare le situazioni in cui abbiamo bisogno di avere a disposizione tutte le nostre risorse. Però non ti giudicare, al contrario permettiti di farlo con ansia…la calma arriverà.
Allora che cosa provi quando sei ansioso? A livello fisico irrequietezza, inquietudine, agitazione che portano con sè il bisogno di muoversi. Mentre a livello psicologico i pensieri si associano rapidamente, fai a tenere l’attenzione focalizzata in un punto, sei permeabile agli stimoli che provengono dal mondo esterno.
Paura: da dove viene l’ansia?
La paura, una delle emozioni fondamentali per la sopravvivenza, è la sorella maggiore dell’ansia. In presenza di un pericolo che minaccia la tua integrità fisica, devi adottare in tempi rapidissimi un comportamento che ti assicuri la sopravvivenza.
Un aneddoto può rendere l’idea. Mi trovavo in riva al fiume con mia figlia. Ci chinammo per osservare un bel fiore più da vicino. Tra la vegetazione, a pochi centimetri da noi, scorsi una vipera acciambellata al sole. Ma prima che potessi pronunciare le parole: “Attenta, muoviti lentamente c’è un serpente velenoso!” la piccoletta, vedendo l’animale, aveva già spiccato un balzo all’indietro istintivamente. La fuga è una reazione dettata dalla paura.
Nella jungla per migliaia di anni i nostri antichi progenitori si sono sottratti ai pericoli e hanno perfezionato l’arte della caccia in gruppo. La selezione naturale ha fatto sopravvivere gli individui più solleciti, suscettibili ai rumori e ai movimenti delle sagome nella boscaglia. I più adatti sono anche i più ansiosi, insomma! L’attacco è un’altra reazione dettata da quest’emozione, da cui deriva la rabbia.
Al cosiddetto schema di attacco-fuga se ne aggiunge un terzo che è la paralisi: molti animali, per sottrarsi ai loro predatori, fanno finta di essere morti, mimando l’immobilità.
Quando una persona finge di non accorgersi di una situazione sgradevole o ignora un problema sperando si risolva da solo, si dice fare come lo struzzo che mette la testa sotto la sabbia. Il detto deriva da un comportamento adottato per mimetizzarsi. Questi grandi uccelli, infatti, si accovacciano a terra appiattendo collo e testa per sembrare un cespuglio.
Ma che cosa diventa l’ansia in una società complessa e organizzata come la nostra?
Una potente spinta all’azione se riesci a focalizzarti verso una meta, ma può diventare anche uno stato d’animo paralizzante se l’azione è impedita da ostacoli che ti appaiono insormontabili e che non hai la forza di affrontare. Ostacoli ne incontri tutti i giorni e per alcuni trovi soluzioni in tempi rapidi senza neanche accorgertene. Altri, invece, ti sembrano dei rompicapi che mettono a dura prova la fiducia in te stesso e in dubbio la capacità di attingere alle tue risorse. Purtroppo o per fortuna agli uomini serve a poco mettere la testa sotto la sabbia!
Riconquistare la calma divenendo consapevoli delle proprie risorse
A questo proposito una storiella zen può venirci in aiuto. Il kohan è una prova a cui l’iniziato si sottopone per evolvere spiritualmente.
Le prime volte che leggevo queste storielle, cercando con ansia qualcosa di utile da apprendere per la mia vita, mi rimaneva in bocca una sensazione di…inconcludenza. Forse perché siamo così concentrati sui risultati, sugli obiettivi, sugli esiti finali che non ci si accorge di particolari importanti:
- Il ragazzo era così desideroso di apprendere l’arte dello zen e fiducioso che ce l’avrebbe fatta, che era disposto a camminare per lungo tempo e in qualsiasi condizione atmosferica.
- Quando si raccoglieva in meditazione, conquistava la necessaria calma per avere una visione chiara del suo cammino.
- La sua mente era occupata a trovare la soluzione, tutto se stesso a cercare la via.
Adesso sbizzarrisciti a trovare interpretazioni possibili, quelle più adatte a te e alla tua visione del mondo.
Io c’ho messo anni per capirla! Dovevo percorrere ancora un po’ di strada…
Suggerimenti utili ad affrontare l’ansia
- Quando l’ansia non ti permette di avere una visione chiara delle risorse utili ad affrontare i problemi, perdi preziose informazioni. Al contrario più informazioni sono disponibili, più possibilità hai. Questa disponibilità di informazioni, ti dà sicurezza.
- Accetta le sfide: stare un passo indietro non ti permette di avere una percezione chiara delle tue risorse; non pensare di fare, agisci!
- Metteti alla prova in situazioni che sei in grado di gestire, rischia a piccoli dosaggi spostando l’asticella un po’ più in su quando sperimenti la calma.
- Trova qualcuno nel tuo contesto di vita che dia sostegno alla fiducia in te stesso, le persone hanno bisogno di una comunità che li sostenga. L’individualismo è solo una costruzione sociale, non siamo individui separati.
- Gli scaramantici aiutano la fortuna con corni e amuleti, questi sono una buona metafora del bisogno che abbiamo di credere in qualcosa, anche per soddisfare i nostri bisogni basilari.