Fenomenologia della trance
Ti è mai capitato nel tragitto che dal lavoro ti riporta a casa la sera di dire: “Ma sono arrivato fin qua e non me ne sono nemmeno accorto?”
Oppure ti è mai capitato di sentire un odore ed essere trasportato in un altrove dove vivevi un’esperienza lontana nel tempo? A me sì e ora te la racconto.
Ecco quando proprio non riesci a trovare una relazione tra la tua esperienza attuale e un evento vissuto in un altro tempo e in un altro luogo stai vivendo un’esperienza ipnotica denominata trance.
Come favorire la trance
Gli ipnotisti attraverso un linguaggio suggestivo inducono intenzionalmente uno stato alterato di coscienza, che ha tre caratteristiche:
- Focalizzazione interna: aiutato dalla voce suadente dell’ipnotista ti concentri sulle sensazioni corporee che vivi in quel momento e contemporaneamente escludi le informazioni che provengono dal mondo esterno. Sei concentrato su di te e sui tuoi processi interni.
- Perdita di qualche dato di realtà: udire un rumore improvviso che di solito ti farebbe sobbalzare, non provoca questa reazione ma, se sei in una trance profonda, ti aiuta a raggiungere uno stato di rilassamento ancora più profondo.
- Dissociazione: designa la distorsione, la limitazione o la perdita dei normali nessi associativi che operano nella coscienza ordinaria. É una normale modalità di funzionamento della coscienza, non un fenomeno patologico.
Stati ordinari e stati alterati di coscienza
Uno stato ordinario di coscienza è caratterizzato, tra l’altro, da un senso di connessione con l’esperienza attuale.
Probabilmente ora sei seduto su di una sedia e, solo se presti loro attenzione, senti i punti di appoggio del tuo corpo sulla sedia. La tua testa è orientata in un certo modo perché stai leggendo queste righe sullo schermo del tuo computer o del tuo smartphone, la tua mano è in contatto con un mouse o con il touchscreen per far scorrere la pagina che continui a leggere, spero, con interesse.
E allora probabilmente per riflettere su un passaggio del testo, non ti accorgi nemmeno in quale preciso momento, si apre come una bolla nel discorso che seguivi fino ad un attimo prima e..il tuo stato di coscienza si è già modificato un pochino nella sua linearità.
Forse ritorni subito a leggere il testo o forse il ragionamento che seguivi s’intreccia con un’immagine che una volta emersa prende gradualmente spazio e occupa tutto il campo del tuo interesse, distraendoti dal significato di ciò che stavi leggendo.
Potrebbe essere sera mentre sprofondi nella lettura e potresti avere gli occhi stanchi e le palpebre un po’ pesanti e allora potrebbe accadere che lo sguardo spostandosi verso sinistra si posi su un oggetto. Mentre lo guardi non lo vedi, lo sguardo è sfocato, dai contorni fatti di di una nebbiolina simpatica. Quando ti “svegli”, sei un po’ più rilassato.
Questa è la descrizione di un piccolo fenomeno di trance indotto dalla stanchezza.
É il tuo cervello che usa questi stratagemmi per dirti di staccare la spina, di rilassarti
e accade involontariamente molte volte al giorno. É il tuo inconscio che ti sta parlando.
Come si grattano i maiali
Milton H. Erickson sta all’Ipnosi come Ulisse all’Odissea.
Erickson era solito inventare storie per trasmettere contenuti inconsci ai suoi pazienti. Era un genio ineguagliabile in questo! “Senza pensarci” aveva raccolto dei bastoncini e grattato la schiena dei maiali mentre parlava al fattore. E il fattore aveva risposto inconsciamente a un uomo che sentiva essere una sua anima gemella. Naturalmente Erickson non sta insegnando un modo infallibile per vendere libri, o per manipolare la gente. Era riuscito a entrare in rapporto col contadino in modo genuino. E quest’azione l’aveva potuta compiere perchè era capace di esprimersi liberamente. Questo racconto illustra il principio in base al quale se il terapeuta ha fiducia nel proprio inconscio, il paziente sarà “contagiato” da questo atteggiamento e potrà farlo suo.
Bibliografia
“La mia voce ti accompagnerà. I racconti didattici di Milton H. Erickson” a cura di Sidney Rosen, Casa Ed. Astrolabio- Ubaldini Ed. Roma 1983.